L’anello di fidanzamento ha origini antiche e affonda le sue radici nella storia e nelle tradizioni di diverse
culture. La pratica di scambiarsi anelli come simbolo di impegno e promessa di matrimonio risale a tempi molto lontani. Le origini della storia dell’anello di fidanzamento sono incerte ma una delle prime testimonianze dell’uso degli anelli di fidanzamento risale all’antico Egitto
Durante l’epoca dei romani venivano consegnati due anelli alla sposa, uno d’oro da indossare in pubblico e uno di ferro da portare in casa durante i lavori domestici.
Durante l’illuminismo prese piede l’usanza degli anelli segreti che, divisi in più pezzi, sarebbero in seguito stati uniti per formare l’anello nuziale. Nella medesima epoca entrarono in voga, come impegno per il fidanzamento, anche i cosiddetti anelli di poesia che riportavano incise frasi romantiche o versi poetici.
Risale invece al periodo vittoriano l’introduzione dell’anello di fidanzamento con il diamante: prima di allora consistevano infatti in semplici oggetti metallici. La leggenda narra che l’Arciduca Massimiliano d’Austria regalò all’amata Maria di Borgogna un anello d’oro con un brillante incastonato e da quel momento tale tipologia di gioiello divenne il simbolo ufficiale del fidanzamento.
La tradizione contemporanea dell’anello di fidanzamento conduce alla famiglia De Beers che, leader mondiale nel commercio di diamanti, nel 1938 incominciò una massiccia campagna pubblicitaria. Con l’aiuto di attrici e cantanti di Hollywood, le pubblicità del colosso arrivarono addirittura a suggerire la cifra da spendere per l’anello: un mese di stipendio, che diventarono poi due. Fu nel 1948 De Beers ideò il celebre slogan “Un diamante è per sempre” che contribuì non poco a diffondere in tutto il mondo la tradizione dell’anello di fidanzamento con diamante, anche in quei Paesi in cui era sconosciuta, come il Giappone.
La tradizione prevede che il tanto desiderato anello venga donato un anno esatto prima della data delle nozze ma i tempi sono cambiati e non vi è una regola fissa al riguardo. Questo non significa che si possa regalare l’anello di fidanzamento senza proposta di matrimonio!
Dove si mette l’anello di fidanzamento?
Le indicazioni variano a seconda del Paese di provenienza. In Brasile, per esempio, entrambi gli sposi portano un anello sulla mano destra che verrà spostato sulla sinistra nel giorno della cerimonia. In ogni caso, che sia la mano destra o la sinistra, l’anello va sempre portato sull’anulare. Nell’antichità si credeva infatti che questo dito fosse collegato al cuore direttamente da una vena, la “Vena Amoris”. In Italia, la mattina del matrimonio, prima della celebrazione, bisognerebbe spostare l’anello di fidanzamento sull’anulare della mano destra per lasciare campo libero, sulla sinistra, alla fede. In ogni caso è usanza diffusa indossare, una volta sposati, entrambi gli anelli sul medesimo dito della mano sinistra.
Il mio consiglio è di far ricadere la scelta su un anello che rispecchi gusti e personalità di chi lo riceve. Difficilmente una sposa che sceglierà di celebrare un matrimonio semplice apprezzerà un oggetto sfarzoso, in tal caso possono anche essere usati gioielli di famiglia, magari da modernizzare o riadattare, incrementando così il valore affettivo e simbolico dell’oggetto.
Gli anelli di fidanzamento, come ogni altro tipo di gioiello, possono avere differenti stili possono variare notevolmente a seconda delle preferenze personali e delle tendenze di design del
momento.
Il metallo preferito è l’oro, che sia bianco, giallo o rosa. Non c’è un regola comune per lo stile e le pietre.
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